Focus sull’ambiente: uno sguardo su Ardore Marina

Su Ardore Marina, che è un paesino della Locride al quale come alla maggior parte dei posti con gli stessi problemi non dedichiamo la giusta attenzione, non c’è niente di troppo grave di cui parlare, fortunatamente.
In questo ultimo periodo a scuola stiamo dedicando del tempo a delle chiacchierate sulla cura dell’ambiente. Discutiamo tra noi, insieme agli insegnanti, dei modi in cui tutti insieme unendo le forze potremmo aiutare la natura e circondarci di un ambiente più sicuro. Parliamo di quanto sarebbe efficace essere tutti d’accordo, pensiamo a tutti i problemi che riusciremmo a risolvere, ed elenchiamo anche tutte le cause che a poco a poco stanno uccidendo ogni angolo del mondo, conseguenze della superficialità, fatte da chi ancora pensa che ci sia tempo per trascurare.

Parlando del mio paesino potrei dire qualcosa basandomi sugli obiettivi dell’agenda 2030, che sono diciassette, tutti diretti a risolvere problemi differenti ma fondati sotto lo stesso tetto. Il primo obiettivo dell’agenda nomina “la sconfitta della povertà”, e anche se siamo a conoscenza di luoghi che soffrono maggiormente di questo problema, mi fa pensare alle persone che a volte vedo accasciate o sedute di lato ai supermercati, a malapena riparati dal freddo con un paio di coperte.

In seguito, vorrei riferirmi ad un problema riguardante l’istruzione di qualità che a parere mio ad Ardore sussiste, soprattutto alle scuole elementari. Sono a conoscenza di alcuni bambini che, frequentanti la quinta elementare si ritrovano ancora ad affrontare argomenti del secondo anno senza andare avanti correttamente. Tuttavia a parte questo, l’istruzione è inclusiva, ma migliorerei le opportunità di apprendimento ed organizzerei un sistema migliore per poter permettere una modalità d’istruzione di qualità e più completa.

Per quanto riguarda invece la sostenibilità, che è l’ultimo punto forte sul quale ci sarebbe da dire, mi piacerebbe rimboccarmi le maniche con serietà e muovere buona parte del paese in aiuto.

Vorrei che i negozi, maggiormente i supermercati, smettessero di fornire buste di plastica mettendo al loro posto invece i sacchetti di carta, perché mi capita purtroppo di vederne tante buttate in giro per strada, sotterrate dalla sabbia in spiaggia tutte bucate e sporche.

Ad Ardore vedo numerose stradine che potrebbero essere ben tenute, con delle piante a lato dell’asfalto ben curate se non fosse che la gente le riempia di spazzatura, cianfrusaglie, buste bucate dalle quali escono fuori scarti dell’organico. In soccorso a questo, più gente dovrebbe impegnarsi a fare la raccolta differenziata, che non risolverebbe il problema, ma lo diminuirebbe a poco a poco nel corso del tempo.

Un’altra cosa che penso sarebbe opportuna fare, sarebbe distribuire per le vie del paese dei piccoli bidoni appositi per i mozziconi di sigaretta, un po’ come al lungomare da poco tempo ci sono dei bidoni altrettanto piccoli, sistemati con cura alle ringhiere, da utilizzare per i bisogni dei cani. Infine, secondo me, sarebbe sufficiente organizzare delle giornate, in cui gran parte dei cittadini di Ardore si muova in lavoro di squadra per la pulizia delle spiagge, la quale aiuterebbe notevolmente quindi quella delle acque marine. Mi piacerebbe che il sindaco indicasse delle settimane sparse durante l’anno, o almeno un arco di tempo in cui ce ne sia il bisogno, in cui tutti noi andassimo a raccogliere i rifiuti, la plastica, i mozziconi, le bottiglie di vetro scheggiate e infilate sotto la sabbia, così da permetterci di condurre uno stile di vita migliore, e di vederci circondati da un ambiente adatto e sano.

FRANCESCA ZAPPIA 3AES