Ti avrei detto ti Amo

Sin da quando ci siamo conosciuti ho sempre visto in te una sicurezza, quella
sicurezza che ci avrebbe portato a crescere e ad essere più forti assieme. Con te ho
imparato a sognare e a crederci ancora di più, ma non avrei mai immaginato che
saresti stato capace di rubare le mie speranze e di buttarle via con un pugno di
parole.
Per me sei stato come una culla piena di spine e nonostante queste mi penetrassero
facendomi del male, ti forzavi ugualmente di avvolgermi in un tuo abbraccio
assicurandomi e illudendomi che tutto andasse per il meglio.
Date le tue vecchie esperienze e il tuo apparire così sensibile e fragile, ho sempre
cercato di trattarti con cura, cercando di dare il giusto peso alle parole, perchè avevo
troppa paura di ferirti e di perderti, ma mi sono accorta che il vero problema non ero
né io e né le mie parole, ma bensì te e il tuo grandioso hobby di non prendere mai le
redini in mano e lasciare che il Tempo facesse il suo lavoro. Vivi nella convinzione
che le persone, attraverso il loro intelletto, siano capaci di fare le cose al posto tuo
senza che tu faccia o dica nulla, forse è il tipico comportamento di un ragazzo
immaturo in preda alle prime esperienze che la vita ci dona o forse si trattava di
un’instabilità morale che avevi di te stesso e di chi ti stava intorno, ma per me questo
rimarrà sempre un grande enigma.
Non hai mai avuto il coraggio, di farmi capire da gesti sinceri e trasparenti che non mi
volessi più nella tua vita, ma sei stato capace di farlo capire, portando nella nostra
relazione l’incertezza e la confusione tentando al contempo di rendermi partecipe di
questo tuo complesso, facendomi involontariamente dubitare sul nostro rapporto, ma
io non ho mai dato importanza a queste voci urlanti e maledette, io lottavo, piangevo,
sopportavo e speravo il meglio per te…per noi.
Dinanzi a te mi sentivo imponente, e al costo di non farti sentire in colpa per il modo
in cui tu mi illudessi ,nonostante il tuo essere in torto, ho trattenuto le lacrime,
cucendomi la bocca con un fil di ferro immaginario portando anche me sulla strada
del Tempo;
Del Tempo che avrebbe risolto tutto, senza che noi facessimo nulla.

Maria Santacroce, classe III A-ES