BORSA DI STUDIO “FORTUNATO LA ROSA” IV EDIZIONE: I LICEI MAZZINI SI AGGIUDICANO IL SECONDO E TERZO PREMIO

Un nuovo e gratificante riconoscimento per il nostro Istituto, che si è aggiudicato il secondo e terzo premio della “Borsa di Studio Fortunato La Rosa 2021”, promossa dall’Amministrazione Comunale di Locri e dalla Signora Viviana Balletta, vedova La Rosa. La Borsa di studio, dedicata alla memoria del Dott. Fortunato La Rosa, vittima della ‘ndrangheta, rappresenta ormai da quattro anni, per gli studenti del territorio, un significativo momento di riflessione e condivisione su tematiche delicate quali la legalità, la giustizia, i diritti umani. La premiazione dell’edizione 2021 si è svolta nell’ambito della “Cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico”, organizzata dall’Amministrazione comunale stessa (Locri- Palazzo della Cultura – 6 Ottobre), che ha visto la partecipazione di una rappresentanza di studenti e docenti delle scuole di Locri e che si è conclusa con l’inaugurazione di una “panchina bianca per la libertà di stampa” in memoria di un’altra nota vittima della mafia, il giornalista siciliano Beppe Alfano. Gli studenti del nostro Istituto premiati sono stati Sara Mittica VALS, che ha conseguito il II premio con la stesura dell’elaborato “Cambiare un futuro già prescritto” e Giuseppe Mittica VALS, III premio con il racconto “L’incontro perfetto fra musica e speranza”. Condividiamo con Voi le riflessioni di Sara e Giuseppe sull’esperienza, già pubblicate sulla testata online Metis News (13 Ottobre 2021), complimentandoci non soltanto con loro, ma anche con tutti gli altri studenti del Mazzini che hanno aderito al concorso con serietà ed entusiasmo. I racconti realizzati da tutti i partecipanti, infatti, come ha annunciato in occasione della premiazione l’Assessore Domenica Bumbaca, saranno presto raccolti in un’antologia dedicata alla IV edizione della “Borsa di studio La Rosa”.

Complimenti, ragazzi! Ad maiora semper!

Prof.ssa Federica Malara

BORSA DI STUDIO “FORTUNATO LA ROSA”: LE RIFLESSIONI DEI VINCITORI

Dopo più di un anno di didattica a distanza, è finalmente ricominciata la scuola in presenza e, per inaugurare il nuovo anno scolastico, lo scorso mercoledì 6 Ottobre, si è tenuta al Palazzo della cultura di Locri una cerimonia organizzata dall’Amministrazione Comunale. Con l’augurio di un buon inizio e con tanta fiducia in un anno migliore di quello appena trascorso, la manifestazione ha voluto ricordare, di fronte ad una rappresentanza di insegnanti e studenti del territorio, l’importanza della conoscenza e degli ideali di libertà e verità. A questo proposito, tutti noi abbiamo ascoltato con attenzione ed emozione le parole mischiate alle lacrime di Sonia Alfano, figlia del giornalista di Beppe Alfano, che ha visto morire il padre per mano della mafia. E quelle lacrime ci sono rimaste impresse come per ricordarci che questa triste verità non è mai così lontana come pensiamo. Durante la manifestazione è stata inoltre inaugurata, in memoria di Beppe Alfano, una “panchina bianca”, simbolo della libertà di stampa. Un’altra importante donna protagonista della giornata è stata Viviana Balletta, moglie del dottor Fortunato La Rosa, che insieme all’Amministrazione Comunale di Locri ha voluto offrire un premio ai giovani studenti che, attraverso la scrittura, si sono impegnati a ricordare le vittime di mafia e a diffondere ideali di legalità, libertà e giustizia. La giornata dedicata all’inaugurazione dell’anno scolastico si è conclusa proprio con la premiazione del concorso “Premio Borsa di studio Fortunato La Rosa” IV edizione, nel quale ho avuto il piacere di conseguire il secondo premio. Partecipare al concorso ha rappresentato per me una grande opportunità, perché ha permesso – non solo a me ma anche a tutti gli altri partecipanti – di esprimerci senza limitazioni, con la realizzazione di racconti con i quali abbiamo cercato di rendere giustizia a tutti coloro che non sono riusciti a farlo. Ho realizzato il mio elaborato (“Cambiare un futuro già prescritto”) lo scorso Maggio, in un periodo di parziale chiusura a causa della pandemia, che ho cercato di sfruttare per riflettere su tanti aspetti della vita. Il tema che ho scelto di trattare è stato proprio la legalità, il suo valore e i suoi principi, fondamentali per una corretta convivenza civile. Come sostengo nel mio racconto, “Il rispetto viene prima di tutto e non è solo il rispetto delle regole e delle leggi, ma Legalità è anche saper convivere civilmente anche con persone che non ci piacciono. Uccidere non risolve niente”. Partecipare a questo concorso ha significato per me dimostrare che noi della generazione Z non sappiamo parlare solo di social media e tecnologia ma che, se ci impegniamo, riusciamo ad affrontare anche contenuti più importanti come quelli proposti (la legalità, l’immigrazione, la pandemia). Questo è anche grazie alla Scuola e agli insegnanti che ci affiancano, anno dopo anno, nel nostro percorso scolastico, aiutandoci a comprendere ed affrontare argomenti non soltanto scolastici ma anche di vita.  Il risultato conseguito, inoltre, è stato per me molto importante perché, oltre alla soddisfazione personale derivata dal premio, mi ha anche stimolato a non rinunciare mai ai miei obiettivi e a non pensare mai con le idee degli altri. Quest’esperienza mi ha reso davvero consapevole della fortuna che abbiamo di poterci esprimere attraverso parole, lettere, testi o qualsiasi altro mezzo di comunicazione e che grazie ad essi possiamo arrivare a moltissime persone. Con la borsa di studio ricevuta, sicuramente continuerò i miei studi e approfondirò le mie conoscenze, perché nella vita bisogna sempre essere curiosi e non stancarsi mai di conoscere. Quella “panchina bianca”, infatti, ci ricorda quanto sia importante esprimere la nostra opinione in totale libertà e prendere posizione anche a nome delle vittime dell’ingiustizia.

SARA MITTICA V ALS LICEI MAZZINI DI LOCRI

GIOVENTÙ E LEGALITÀ

Borsa di studio “Fortunato La Rosa” IV EDIZIONE. Le riflessioni dei vincitori.

Il 6 ottobre 2021, al Palazzo della cultura di Locri, si è tenuta la premiazione del concorso di scrittura “Borsa di studio Fortunato La Rosa”, che da ormai quattro anni invita gli studenti del territorio ad affrontare temi di cruciale importanza nella società odierna, dimostrando che la giovane età non rappresenta assolutamente un limite per esprimere opinioni ed avere conoscenze approfondite anche su argomenti molto delicati, come la criminalità organizzata e il suo impatto sulla società. L’incontro di quest’anno, inserito all’interno di una più ampia manifestazione organizzata dal Comune di Locri per l’avvio del nuovo anno scolastico, si è focalizzato non soltanto sul ricordo del Dott. Fortunato La Rosa, ma anche sulla testimonianza di una donna che ha sperimentato personalmente ciò che vuol dire essere vittima della mafia e vedere i propri cari morire per mano di quest’ultima: Sonia Alfano. Politica ed europarlamentare italiana, ha raccontato in modo sublime, e al tempo stesso realista, la morte del padre Beppe Alfano, docente e giornalista siciliano, ucciso dalla mafia nel 1993. I consigli degli amici e dei parenti e addirittura gli “avvertimenti” della mafia stessa non erano infatti riusciti a reprimere la fame di giustizia e il forte senso di legalità di Beppe, che continuava ad impegnarsi attivamente affinché la sua terra non fosse considerata soltanto un covo di criminali, ma anche una terra abitata da gente onesta, proprio come lo era lui. In onore di questo grande personaggio e giornalista, per non dimenticare il suo esempio, è stata inaugurata nel corso della manifestazione stessa una panchina bianca, simbolo della libertà di stampa e di opinione, come omaggio anche a tutti quei giornalisti che ogni giorno rischiano la vita per raccontare alla società la “verità” su tutto ciò che accade intorno a noi.  Ad inaugurare la panchina, sedendosi per primi sulla stessa, sono stati dei bambini di una scuola elementare, per far comprendere a tutti che il “cambiamento” deve partire dai più piccoli poiché saranno parte importante del nostro futuro. La cerimonia si è conclusa con la premiazione della borsa di studio bandita dal Comune di Locri e dalla Signora Viviana Balletta, vedova La Rosa, simbolo del coraggio delle donne. Quest’anno le tracce proposte hanno permesso ai partecipanti di mettersi alla prova nella realizzazione di elaborati su tematiche significative e molto attuali, che riguardavano da vicino la storia della Locride, come l’immigrazione, la legalità, ma anche la pandemia COVID con i suoi effetti sulla vita dei ragazzi e la possibilità di affrontarla con resilienza. Ho avuto la fortuna e l’onore di conseguire il terzo premio, con la stesura dell’elaborato “L’incontro perfetto tra musica e speranza”. Desidero, perciò, ringraziare il Comune di Locri e la signora Balletta che ogni anno promuovono quest’iniziativa, permettendo a molti giovani di esprimersi su problematiche così importanti, consentendoci di dimostrare che noi ragazzi siamo in grado di avere un’opinione e di reagire a tutte le ingiustizie delle quali molte persone sono vittime.  Vorrei concludere riservando un ringraziamento speciale alla mia docente di Italiano, la professoressa Federica Malara, per aver creduto nelle mie potenzialità anche quando io non ci credevo, coinvolgendomi nella partecipazione a questo concorso.

                                                                                         Mittica Giuseppe, 5^ A-LS Licei Mazzini di Locri